domenica 7 agosto 2016
La rosa selvatica anti-vampiri
La nascita della figura del vampiro è da ricercarsi molto indietro nel tempo e nel corso dei secoli passati molte sono le leggende nate intorno a essa. Così come molte sono le convinzioni sui metodi secondo cui ci si potrebbe difendere da un vampiro o riconoscerlo.
Una delle più famose è forse quella del rametto di rosa selvatica menzionata dallo stesso Stoker nel suo famoso Dracula.
Opinione comune era che un rametto di rosa selvatica posto sul coperchio della bara di un vampiro impedisse alla creatura di risorgere durante la notte per andare in cerca di esseri umani di cui nutrirsi. Secondo alcuni lo stesso effetto lo si otterrebbe usando un rametto di biancospino.
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mercoledì 3 agosto 2016
La Tavola Ouija
La Tavola Ouija è un piccolo strumento utilizzato per le comunicazioni medianiche, vale a dire per avere un contatto diretto tra il nostro mondo e quello degli spiriti, che venne ideato verso la metà del XX secolo.
Questo strumento è formato da una superficie piatta fatta originariamente di legno, con il passare degli anni si è passati anche alla plastica, su cui sono disegnate le lettere dell'alfabeto, i numeri dallo 0 al 9, e spesso anche da un "sì" e un "no" più altri simboli. Alla tavola Ouija è abbinato un indicatore mobile.
Come dicevamo prima si tratta di uno strumento utilizzato durante le sedute spiritiche. Lo scopo della tavoletta di Ouija è infatti quello di far interagire noi esseri umani con gli spiriti. Spiriti che possono essere di varia natura come i demoni e le anime dei defunti.
Sono i medium a utilizzare questo strumento e attraverso di esso possono porre domande allo spirito con la quale si vuole comunicare. L'indicatore si muove sulla tavola e passando sopra le lettere e le cifre disegnate compone la risposta che lo spirito vuole fornirci.
Seduti intorno a un tavolo i partecipanti alla seduta spiritica evocano l'entità con la quale vogliono comunicare e posano l'indice della mano destra sull'indicatore che in seguito comincerà a muoversi.
Esistono alcune varianti della tavola Ouija.
Una di queste è la Planchette che al posto del puntatore indicante le lettere, ha un foro in cui è fissata una matita che scrive direttamente. Posando le mani su di essa la Planchette comincia a muoversi e la matita a scrivere.
Un altro metodo è la seduta spiritica attraverso l'utilizzo di un bicchiere o una moneta all'interno una scatola contenente lettere e numeri. Questo esperimento può essere fatto anche da soli, ovvero senza l'intervento si un medium o di un sensitivo. Si effettua disponendo su un tavolo un cerchio di quadratini di carta, su ogni quadratino deve riportare una lettera dell'alfabeto. Al centro viene posizionato un bicchierino rovesciato. Come nei casi precedenti ogni partecipante deve posare un dito sul bicchiere. Dopo di questo e un breve momento di concentrazione il bicchiere comincia a scorrere nel cerchio indicando man mano le lettere dell'alfabeto che comporranno la risposta cercata. Contrariamente alle normali sedute spiritiche che richiedono oscurità può essere effettuata anche in piena luce.
La parola "ouija" deriva dall'unione dei due termini, "oui", (francese) e "ja" (tedesco) entrambe le parole hanno lo stesso significato ossia Sì, ma non è chiaro il motivo di questo modo.
Alcuni autori sostengono che la tavola Ouija si ben più antica di quanto si voglia pensare e che lo stesso Pitagora l'abbia usata per comunicare con il mondo degli spiriti.
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