Nei primi secoli dopo Cristo, gli eretici borboriti insegnavano che Dio non può essere l'autore del male; che per dirigere il corso del sole, delle stelle e dei pianeti ha creato un numero incalcolato di geni, che furono, sono e saranno sempre buoni e benefici; che creò l'uomo non diversamente da tutti gli altri animali e che l'uomo era fornito di zampe come i cani; che la pace e la concordia regnarono per secoli sulla terra e nessuno vi commetteva alcunché di irregolare; che, disgraziatamente, un genio, presa la specie umana in simpatia, le diede le mani, ed ecco l'origine e il tempo del male.
Con le mani l'uomo si procurò delle forze artificiali, si fabbricò delle armi, attaccò gli altri animali, realizzò delle cose sorprendenti e l'industriosità delle mani lo rese orgoglioso; l'orgoglio di possedere alcune cose e rifiutarne altre; guerra e discordie cominciarono; la vittoria produsse schiavi e tiranni, ricchi e poveri.
Aristotele osserva che l'uomo non è superiore agli animali perché ha le mani, ma che ha le mani perché è superiore agli altri animali.
Dizionario Infernale - J. Collin de Plancy
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