Non solo un’invenzione ma anche uno spirito d’Impresa!
Abbiamo festeggiato così ieri il 4 Settembre con la ricorrenza
legata alla creazione della prima macchina fotografica del ‘signor Kodak’ colui
che ha cambiato il modo di vedere il mondo trasformandolo, catturandolo per
imprimerlo per sempre in foto, rullini e pagine d’album dai bordi ingialliti nel tempo.
George Eastman nasce il 12 Giugno del 1842 a Waterville,
vicino ad Utica.
Terzo figlio della famiglia Eastman, studia da autodidatta
fino da piccolo e si trasferisce vicino a New York alla morte del padre. Questo evento segna profondamente il ragazzo che inizia la sua salita nel mondo del lavoro.
Continua i suoi studi di notte e lavora presso una società di assicurazioni di
Rochester una cittadina della contea di New York. Da lì il balzo dopo cinque
anni: gli vien offerto un lavoro presso la Rochester Savings Bank. Guadagnando il triplo di prima, anziché
spender i propri soldi per il viaggio dei suoi sogni decide di regalarsi
dell’attrezzatura per fotografia sotto stretto consiglio di un amico.
Da li a poco impara l’arte della fotografia e si appassiona.
Decide di migliorare lo scatto inventando la lastra a secco. Si licenzia ed
apre una società per la produzione di lastre a secco ma il fallimento è alle
porte. Nel 1894 ci ritenta con l’invenzione della pellicola trasparente e con
il rullino Eastman sostituisce il mercato fallito delle lastre a secco con
innovazioni e miglioramenti che portano a slogan, pubblicità e vendita di nuovi
prodotti: un’impennata sociale che porta la fotografia e il cliente finale ad
imprimere le immagini più rapidamente e nella maniera più semplice possibile.
Nel 1888 nasce e viene registrato il
marchio Kodak, con la K sotto il gusto di Eastman stesso.
Destinò un sacco di fondi e soldi per istituzioni culturali, educative e
scientifiche e consegnò un terzo delle aziende ai suoi dipendenti .
Nel 1932 però morì
suicida con un colpo di pistola al cuore lasciando questo messaggio: ‘Il mio lavoro è compiuto, perché
aspettare?’.
Una malattia degenerativa alla spina dorsale lo aveva portato ad un crescendo fino ad entrare in uno stato depressivo dal quale non c'era via d'uscita. A noi rimarrà un
pezzo di storia importante, la svolta nel campo della fotografia e del cinema.
Il ricordo di un uomo, un pioniere ambizioso che ha saputo cambiare, a modo
suo, la vita delle persone e delle innovazioni tecnologiche.
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